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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 16 al 22 giugno

È iniziato l'iter europeo di revisione della direttiva tabacchi. Già undici i paesi che chiedono formalmente il divieto di vendita e produzione di liquidi aromatizzati.

RomaniaApprovato il divieto di pubblicità per sigarette elettroniche
La Camera dei deputati rumena ha approvato un disegno di legge che vieta la pubblicità di sigarette elettroniche, tabacco riscaldato e bustine di nicotina orale. La nuova normativa non vieta solo le forme di pubblicità classica, ma anche tutti i messaggi che possano invogliare le persone e soprattutto i giovani al consumo o all’acquisto dei prodotti indicati. I nuovi divieti si aggiungono a quello già in vigore per il tabacco. La legge obbliga anche a non aprire negozi di sigarette elettroniche a meno di 200 metri dagli edifici scolastici, mentre le immagini commerciali non possono raffigurare in maniera negativa i non fumatori, né esaltare eventuali proprietà rilassanti o benefiche dei liquidi.

Sigarette elettroniche, il parlamento rumeno approva legge “salva giovani”

 

Cina Operazione anti contrabbando di sigarette elettroniche: sgominata rete e sequestri per 41 milioni di dollari
Vasta operazione di polizia in Cina per smantellare una rete di contrabbando di sigarette elettroniche. Come riportato dal quotidiano Modern Law Daily, il dipartimento di pubblica sicurezza di Ganzhou, Jiangxi, ha arrestato lo scorso 29 maggio 32 sospetti, che sarebbero coinvolti nella produzione e vendita illegali di sigarette elettroniche. L’operazione ha interessato più di 10 province, tra cui quelle di Jiangxi, Guangdong e Shandong e la stima del volume di affari illegali è attorno a  3 miliardi di renminbi (equivalenti a 41 milioni di dollari). Il fenomeno del contrabbando e della falsificazione dei prodotti del vaping è in crescita anche in Cina. Recentemente, l’ufficio di pubblica sicurezza di Ganzhou, nello Jiangxi, ha risolto con successo un importante caso di produzione e vendita illegali di sigarette elettroniche, interrompendo di fatto molteplici catene di produzione, stoccaggio, trasporto e vendita illegali di sigarette elettroniche.

Unione europeaUndici Stati membri spingono per inserire nella direttiva europea sui tabacchi il divieto di aromi nei liquidi
Archiviate da pochissimo le elezioni per il parlamento europeo, l’Ue torna ad occuparsi di temi e ipotesi di regolamentazioni rimaste sul tappeto. Tra queste, una proposta presentata dalla Lettonia e sostenuta da Cipro, Estonia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna per “proteggere i giovani dai danni causati dai nuovi prodotti del tabacco e della nicotina”. In sostanza si tratta del divieto degli aromi nei liquidi. I proponenti sostengono che “la legislazione attuale sia troppo flessibile e che i paesi dell’Unione europea che hanno deciso di vietare gli aromi non possano realmente farlo perché le vendite a distanza transfrontaliere non sono completamente vietate a livello comunitario”. L’intento è di inserire all’interno della direttiva europea il divieto di produzione e commercializzazione di tutti i prodotti liquidi aromatizzati. Rafforza questa posizione un secondo documento, redatto questa volta dalla delegazione danese, anch’esso richiedente il divieto assoluto di di aromi nei prodotti liquidi da inalazione. In Danimarca i liquidi aromatizzati sono vietati già da tre anni, ma le autorità lamentano la possibilità per i consumatori di ordinare prodotti provenienti da altri Paesi che talvolta sono vietati nel territorio da cui provengono. Su Sigmagazine un approfondimento su questo dibattito.

La fronda europea contro gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche

 

PoloniaL’eco del Global Forum on Nicotine, appello ai governi ad agire contro il fumo: basta con l’immobilismo dell’Oms
Non si è esaurita l’eco del Global Forum on Nicotine (Gfn) 2024, che si è svolto la scorsa settimana a Varsavia. Su YouTube è ad esempio possibile riascoltare la Michael Russell Oration, pronunciata da Cliff Douglas, presidente e Amministratore Delegato di Global Action to End Smoking. Il titolo del discorso riassumeva il contenuto del vibrante intervento, “Bridging the Divide: Taking Global Action to End Smoking”, ovvero “Colmare il divario: agire a livello globale per porre fine al fumo”. Un appello all’azione contro le politiche conservatrici dell’Organizzazione mondiale di sanità e di troppi governi nel contrasto al fumo. Se continueremo a seguire politiche vecchie di venti anni che hanno prodotto, nel migliore dei casi, lievi e parziali miglioramenti, non saremo di aiuto per quanti ancora oggi fumano e sono in lotta contro la dipendenza dal tabacco, ha detto Douglas. Pieno di emozione il suo appello: “Chi dice che niente di nuovo si possa fare dovrebbe togliere il disturbo e lasciare il campo a chi invece lo sta facendo”. Le politiche di riduzione del danno possono accelerare e rendere irreversibile l’abbandono del fumo: è la proposta che giunge ancora più forte da Varsavia, un’alternativa al compiaciuto immobilismo delle autorità sanitarie internazionali.

 

GermaniaCampionato europeo di calcio senza svapo negli stadi
Si va verso la conclusione dei gironi iniziali della fase finale del campionato di calcio europeo in corso in Germania, e va ricordato che negli stadi tedeschi è vietato svapare. Il divieto si estende anche all’introduzione di vaporizzatori e liquidi, che come altri oggetti potenzialmente contundenti non hanno diritto di “ingresso”. Le misure di sicurezza includono perquisizioni prima dell’ingresso e il possesso di articoli vietati (dunque comprese e-cig e liquidi) può impedire l’ingresso nello stadio. I tifosi sorpresi con prodotti per lo svapo rischiano una denuncia, sanzioni pecuniarie e potenziali divieti di ingresso anche per le successive partite (una sorta di mini-daspo). Pur non condividendole, il direttore di Vape Club e co-fondatore dell’associazione britannica degli industriali del vaping Ukvia, Dan Marchant, ha espressamente consigliato ai tifosi inglesi di attenersi a queste normative per evitare multe o sanzioni più severe.

NorvegiaDue catene di minimarket avviano programma di eliminazione graduale della vendita di sigarette
Due catene di minimarket in Norvegia elimineranno gradualmente la vendita di sigarette. Si tratta di Narvesen e 7-Eleven, gestite dalla società Reitan Convenience Norway. L’obiettivo è di cessare completamente la vendita di prodotti del tabacco in tutti i suoi supermercati entro il 2026. “Osserviamo già un calo della domanda di sigarette e vogliamo contribuire ad eliminarla gradualmente”, ha detto Anniken Staubo, responsabile dell’azienda. La società, che è leader del settore in Scandinavia, aveva già annunciato una analoga iniziativa in Svezia. “E proprio come Reitan Convenience Sweden, anche noi non accoglieremo nuovi prodotti e marchi in questa categoria a partire dal 2026”, ha confermato Staubo. Dal 2017 in Norvegia è costante il calo di giovani che fumano quotidianamente, mentre si è registrato un progressivo aumento del numero di persone che usano lo snus. Secondo l’ufficio statistico norvegese, nel 2023,il 16% dei norvegesi di età compresa tra 16 e 74 anni utilizzava quotidianamente lo snus, mentre solo il 7% fumava sigarette.

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