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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 26 maggio al 1° giugno

Il voto anticipato potrebbe far slittare la riforma del mercato del tabacco e delle sigarette elettroniche in Gran Bretagna. Intanto le associazioni dei consumatori manifestano a Ginevra contro le politiche dell'Oms.

Gran BretagnaIl voto anticipato può far slittare la legge su fumo e sigarette elettroniche
Le elezioni anticipate indette dal premier britannico Rishi sunak per il prossimo 4 luglio potrebbero far slittare alla prossima legislatura la controversa legge sul fumo e sulle sigarette elettroniche. Secondo gli osservatori parlamentari inglesi, infatti, non ci sarebbero più i tempi per condurre in porto la legge. E questo nonostante la forte spinta ad accelerare le procedure arrivata dalle associazioni antifumo una volta resa nota la decisione di anticipare le elezioni. I commenti della stampa britannica convergono tutti sull’ipotesi del rinvio. Ma se la legge su fumo e vaping probabilmente sarà immolata sull’altare delle elezioni anticipate, il tema rischia di essere uno di quelli su cui si giocherà la breve e infuocata campagna elettorale britannica.

UK, le elezioni anticipate bloccano la legge su fumo e sigarette elettroniche

 

Gran BretagnaUKvia critica la proposta dei conservatori di imposta sullo svapo
La UK Vaping Industry Association (Ukvia), l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria del vaping, ha criticato la proposta del Partito conservatore di tassare i vaporizzatori in base alla concentrazione di nicotina. Una misura che, se approvata, aumenterà il costo di alcuni prodotti fino al 300% e che minaccia di annullare  progressi finora compiuti anche grazie al supporto delle sigarette elettroniche nel risparmiare la vita di milioni di fumatori. Nel dossier presentato alla consultazione del governo sull’argomento, l’associazione sostiene che, rendendo più costoso lo svapo ad alta concentrazione, il regime fiscale che ne consegue imporrà un onere finanziario ingiusto sui fumatori dipendenti dalla nicotina che stanno cercando di smettere. Ukvia sottolinea che l’aumento dei costi, sommato alla disinformazione sugli effetti del vaping sulla salute e alla conseguente falsa percezione dei consumatori sui rischi prodotti da svapo e fumo, avrà probabilmente l’effetto di diminuire il numero di tentativi di smettere. L’associazione sostiene inoltre che, poiché i fumatori provengono in modo sproporzionato da contesti socioeconomici inferiori, l’effetto dell’introduzione di un’accisa sui vaporizzatori contenenti nicotina – che è la forma di sigaretta elettronica più attraente per i fumatori – sarà drammatico e potenzialmente fatale. Anche in questo caso, come per quello della legge sul fumo, le elezioni anticipate sembrano destinate a far slittare dibattito ed eventuali iniziative legate alla tassa sullo svapo forse alla prossima legislatura.

SvizzeraL’Oms rinnova la sua crociata contro il vaping nella giornata mondiale contro il tabacco
Stessa spiaggia, stesso mare. Nel giorno dedicato alla lotta al fumo, l’Organizzazione mondiale di sanità concentra la sua attenzione non sul tabacco ma sul vaping, negando la sua utilità nelle terapie di abbandono delle sigarette tradizionali. Questa volta lo ha fatto pubblicando un rapporto intitolato “Hooking the next generation: how the tobacco industry captures young customers”, cioè “Accalappiare la prossima generazione: come l’industria del tabacco cattura i giovani clienti”. Focus sui giovani e sull’attrazione che sigarette elettroniche monouso e aromi hanno nei loro confronti. Non stupisce la grancassa mediatica che per una giornata è andata in onda, praticamente a reti unificate, in molte trasmissioni delle reti televisive pubbliche. Almeno in Europa, dove abbiamo avuto la possibilità di un monitoraggio più accurato. Tesi snocciolate senza alcun contraddittorio da parte di quella vasta porzione di scienziati che invece punta sull’harm reduction per avviare percorsi di disassuefazione nei fumatori. La tesi proposta quest’anno: il vaping è il cavallo di Troia dell’industria del tabacco per conquistare nuovi clienti fin dalla giovane età. Le reazioni dei sostenitori della riduzione del danno da fumo nell’articolo di Sigmagazine sulla giornata mondiale senza tabacco 2024.

No Tobacco Day: l’Oms torna a colpire la sigaretta elettronica

 

SvizzeraWorld Vapers’ Alliance in piazza a Ginevra per chiedere un cambio di rotta dell’Oms nelle politiche antifumo
L’annuale celebrazione della giornata mondiale senza tabacco (No Tobacco Day), organizzata dall’Organizzazione mondiale di sanità, ha dato come detto spunto alle organizzazioni favorevoli alle politiche di riduzione del danno di rinnovare le proprie critiche. Tra di esse la World Vapers’ Alliance (WVA), associazione internazionale dei consumatori di sigarette elettroniche, attiva anche sul piano delle manifestazioni pubbliche. “L’Oms ha trasformato la Giornata mondiale senza tabacco in una giornata di propaganda – ha detto Michael Landl, direttore della WVA – la Svezia sta per diventare senza fumo grazie a prodotti alternativi alla nicotina. L’Oms deve smettere di combattere i prodotti alternativi alla nicotina e iniziare a sostenerli come chiavi per un futuro senza fumo”. Il 31 maggio l’associazione ha portato i suoi aderenti nelle strade di Ginevra, dove ha sede l’Oms, per chiedere a gran voce un cambio di rotta nelle politiche antifumo dell’organizzazione delle Nazioni Unite.

Consumatori di sigarette elettroniche manifestano all’Oms per il World Vape Day

 

FilippineA giugno in vigore nuova normativa sui prodotti del vaping
Ormai ci siamo per il piano di regolamentazione del settore del vaping. Il vicesegretario del Dipartimento del commercio e dell’industria delle Filippine (DTI), Amanda Nograles, ha annunciato che le nuove normative per le sigarette elettroniche entreranno in vigore nel mese di giugno. Tutti i prodotti di sigarette elettroniche devono essere registrati presso l’agenzia. Intervenendo a un forum svoltosi a Makati City, Nograles ha spiegato che i prodotti da svapo importati, così come quelli fabbricati localmente con nicotina e non nicotina, e tutti i nuovi prodotti del tabacco, devono ora essere sottoposti a processi di certificazione da parte del dipartimento. Ciò significa che questi prodotti devono prima ottenere il marchio Philippine Standard (PS) e l’etichetta Import Commodity Clearance (ICC) prima di poter essere venduti sul mercato. Secondo fonti governative, almeno tre società hanno già presentato domanda di registrazione e il governo ha invitato le altre società ad affrettarsi nell’avviare il processo di registrazione poiché potrebbe richiedere del tempo. Lo stesso esecutivo ha confermato che ci sarà un periodo di transizione di sei mesi affinché tutte le aziende possano conformarsi alle normative e che sarà consentito loro di vendere tutto l’inventario esistente fino al 5 gennaio 2025. Dopo quella data, nessun prodotto privo di certificazione potrà però essere presente sul mercato.

PanamaIncostituzionale il divieto sulle sigarette elettroniche
La Corte suprema di giustizia di panama ha giudicato incostituzionale la legge che vieta la vendita e l’importazione di sigarette elettroniche. La decisione dei giudici è stata presa all’unanimità. La sentenza è arrivata in risposta a una causa intentata dall’Asociación por la Reducción de Daños del Tabaquismo (Ardt) panamense, un’associazione di consumatori. Secondo i giudici il vulnus costituzionale è in un vizio procedurale dell’approvazione della legge 315 del 30 giugno 2022, che avrebbe vietato la vendita (anche online) e l’importazione di tutti i prodotti del vaping, con o senza nicotina, e di quelli a base di tabacco riscaldato. In più la normativa prevedeva l’uso della sigaretta elettronica in tutti i luoghi in cui non è consentito fumare e concedeva alle autorità doganali la facoltà di ispezionare, trattenere e sequestrare le spedizioni nel paese centroamericano.

Panama: il divieto sulle sigarette elettroniche è incostituzionale

 

CinaForte diminuzione delle esportazioni di sigarette elettroniche verso il Giappone
Sempre interessante monitorare l’andamento delle esportazioni cinesi di sigarette elettroniche in vari paesi del mondo. Trattandosi del primo produttore globale, l’andamento dell’export dà spesso un’indicazione dell’andamento del mercato internazionale del settore, seppure attraverso dati segmentati. Questa volta i dati commerciali dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi consentono di fare il punto sulle esportazioni nel vicino mercato del Giappone per quanto riguarda il mese di marzo 2024. I numeri sono in netto calo. Le spedizioni  sono diminuite di oltre il 50% su base annua, scendendo a 21,5 milioni di dollari. Il volume delle esportazioni è stato di circa 21,15 milioni di dollari statunitensi, in calo dell’8,92% rispetto al mese precedente e addirittura del 51,34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il volume delle esportazioni è di circa 116 tonnellate, con un calo dell’11,79% su base mensile e del 59,42% su base annua.

 

GlobalIl ventre molle dei social media nella pubblicità illegale di prodotti del vaping
Dopo le restrizioni già promosse da Facebook e YouTube, nelle prossime settimane anche gli altri social network potrebbero attivare una task force umana a supporto dell’algoritmo per monitorare con più efficacia le pubblicazioni che riguardano il vaping con contenuti non adatti ai minori. Il motivo è che i social media, che sono gli strumenti di comunicazione (e quindi di pubblicità) più seguiti dai giovani, vengono anche utilizzati per mascherare forme pubblicitarie illegali. Un recente studio pubblicato su Nicotine and Tobacco Research testimonia, ad esempio, la grande popolarità della piattaforma TikTok, dove utenti sfruttano hashtag e informazioni riferiti a lucida labbra o caramelle per mascherare la vendita di sigarette elettronica usa e getta. Un fenomeno in forte crescita soprattutto negli Stati Uniti dove il 57% degli studenti ha dichiarato di aver utilizzato almeno una volta la monouso e provato ad acquistarla tramite canali non convenzionali. Da qui, come racconta l’articolo di Sigmagazine, la probabilità di una nuova “stretta” sui contenuti.

Sigarette elettroniche e social network, presto un’altra stretta sui contenuti

 

Corea del SudSlitta alla seconda metà dell’anno la fiera del vaping Kovas 2024
Slittamento per motivi organizzativi alla seconda metà dell’anno per la più importante fiera del vaping in Sud Corea, Korea Vapes Show (Kovas 2024). La notizia è riportata sullo stesso sito web della fiera. L’organizzatore, la società The Fairs, non ha specificato il motivo del rinvio. Tuttavia, si ricorda che nel 2023 la mostra ha dovuto affrontare l’opposizione delle autorità sanitarie e delle organizzazioni antifumo, che come in molte altre realtà asiatiche confondono svapo e fumo e non riconoscono le potenzialità della sigarette elettronica nelle terapie per affrancarsi dal tabacco.

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