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La sigaretta elettronica arriva alla Corte suprema degli Stati Uniti

Il più alto tribunale si pronuncerà sul rifiuto della autorizzazione alla commercializzazione di liquidi aromatizzati.

La sigaretta elettronica arriva alla Corte suprema degli Stati Uniti. È di ieri la notizia che la più alta corte della magistratura federale degli Usa ha accettato per la prima volta un caso riguardante il vaping, dopo averne rifiutato molti in passato. Si pronuncerà, in particolare sul caso Fda vs Wages and White Lion Investment, non anche come il caso Triton. Le aziende produttrici di liquidi da inalazione Triton e Vapetasia avevano presentato ricorso alla Corte d’appello del quinto circuito contro la decisione della Food and Drug Administration di negare l’autorizzazione alla commercializzazione dei loro prodotti aromatizzati. Lo scorso gennaio la corte aveva dato ragione alle aziende, sostenendo che l’agenzia aveva agito in maniera “arbitraria e capricciosa”, obbligando le aziende a “una ricerca senza speranza”, imponendo requisiti dell’ultimo minuto e poi respingendo le richieste.
È stata l’Fda lo scorso marzo a chiedere alla Corte suprema di rivedere il caso e la decisione della Corte d’appello del quinto circuito. La decisione di esaminare il caso arriva, come spiega Jim McDonald su Vaping 360, quattro giorni dopo la sentenza della stessa Corte suprema che pone fine alla cosiddetta “Chevron deference”, la norma che costringeva i tribunali a concedere alle agenzie federali il beneficio del dubbio quando veniva contestata la loro interpretazione di leggi ambigue. “Diversi tribunali – aggiunge Mc Donald – si sono pronunciate contro le aziende del vaping e a favore dell’Fda proprio sulla base di questa norma”.
L’agenzia non avrà più, dunque, questa protezione quando i nove giudici della Corte suprema, probabilmente il prossimo ottobre o novembre, esamineranno il caso. L’avvocato di Triton Eric Heyer si dichiara ottimista: “Attendiamo con impazienza che la Corte suprema esamini le sorprese della Fda, vale a dire l’Imposizione a posteriori di nuovi requisiti di studio per i richiedenti l’autorizzazione all’immissione in commercio per i prodotti del vaping aromatizzati e il mancato rispetto delle sue stesse linee guida”.
Quello che è certo è che la decisione della più alta corte, attesa entro giugno 2025, avrà un impatto profondo sul futuro della sigaretta elettronica negli Stati Uniti. Se i nove giudici daranno ragione alle aziende, questo dovrà portare a una modifica del processo di revisione delle richieste di autorizzazione alla commercializzazione dei prodotti del vaping. Il caso contrario equivarrebbe a una convalida delle attuali prassi della Food and Drug Administration.

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