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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 14 al 20 luglio

Il nuovo governo britannico annuncia che porterà avanti la legge su fumo e e-cigarette, mentre il Belgio vieta l'esposizione di prodotti del vaping. Intanto il Parlamento europeo nomina i nuovi membri della Commissione salute fra cui due italiani.

Gran BretagnaCome previsto il nuovo governo laburista porterà a termine il progetto di Sunak su fumo e sigarette elettroniche
Il nuovo governo del Regno Unito, guidato dal laburista Keir Starmer, porterà a termine quanto iniziato dallo sconfitto leader conservatore in materia di fumo e sigaretta elettronica. La conferma di quanto già ampiamente previsto, dato il sostegno decisivo dato dal partito laburista allora all’opposizione al piano del premier Rishi Sunak, è arrivata da re Carlo III, nel suo discorso per l’apertura del Parlamento. Il cosiddetto “King’s speech” è un discorso scritto dal governo ma pronunciato dal re, nel quale l’esecutivo definisce la propria agenda legislativa per i mesi a venire, esponendo i progetti di legge che intende presentare al Parlamento. E fra le priorità del governo c’è il Tobacco and Vape Bill. “Verrà presentato un disegno di legge – ha enunciato re Carlo – per aumentare progressivamente l’età in cui le persone possono acquistare sigarette e imporre limiti alla vendita e alla commercializzazione dei vaporizzatori [Tobacco and Vapes Bill]”. L’approfondimento, comprese le reazioni delle organizzazioni pro-vaping – non sorprese, ma non per questo meno critiche – nell’articolo di Sigmagazine.

Uk, il governo porterà avanti la legge contro fumo e sigarette elettroniche

 

BelgioIl governo nasconde i prodotti del tabacco (e quelli del vaping)
Nuove regole ultra restrittive in Belgio per la vendita di prodotti del tabacco, compresi quelli del vaping. Ai commercianti non sarà più permesso di mettere in mostra i prodotti. I clienti dovranno dunque orientarsi con il semplice listino prezzi con il nome della marca preferita, ma senza loghi. Si tratta di un’interpretazione estrema della norma che impone il divieto di pubblicità per i prodotti con nicotina e che dunque si estende anche alle le sigarette elettroniche e ai liquidi da inalazione. C’è meno di un anno per adeguarsi: le nuove regole entreranno infatti in vigore a partire dal mese di aprile del 2025. Per i trasgressori le sanzioni saranno molto pesanti: multe fino a 800 mila euro e possibilità di detenzione sino a un anno. Che nel calderone siano finiti anche i prodotti del vaping ha suscitato la reazione di VapeBel, associazione dei negozianti e dei distributori di sigarette elettroniche del Belgio. VapeBel ribatte che le rivendite specializzate sono fondamentali per la verifica dell’età dei consumatori, e quindi per il rispetto dei divieti ai minorenni, ma soprattutto per informare i fumatori adulti sulla possibilità di avere un prodotto meno dannoso.

Sigarette elettroniche vietate alla vista: solo elenco con nomi e prezzi

 

SudafricaLetlape (Africa Harm Reduction Alliance): strumenti di riduzione del danno possono salvare le vite di 320.000 sudafricani
“Le strategie di riduzione del danno basate sulle prove, note per mitigare gli effetti negativi di comportamenti e sostanze malsane persistenti, si concentrano sulla riduzione dei rischi per la salute, pur riconoscendo la difficoltà di raggiungere l’astinenza completa”. È quanto sostiene Kgosi Letlape, presidente dell’Africa Harm Reduction Alliance, in un intervento pubblicato sul magazine online Tobacco Reporter. Le strategie di riduzione del danno sono state adottate per combattere molte dipendenze e hanno mostrato la loro efficacia anche contro la dipendenza da fumo, che costituisce ancora oggi una delle maggiori cause evitabili di decessi. Letlape focalizza la sua attenzione sul Sudafrica che registra un numero estremamente elevato di fumatori: 37 miliardi di sigarette all’anno sono consumate da circa due uomini su cinque e da una donna su 10 di età superiore ai 15 anni. L’impatto sulla salute personale e sul sistema sanitario e le implicazioni economiche sono enormi. “È urgente e necessaria per i fumatori una strategia formale di riduzione del danno da tabacco, che fornirebbe loro alternative non combustibili più sicure alle sigarette tradizionali”, scrive Letlape. Oltre a migliorare i tassi di cessazione, tali strumenti – fra cui si annoverano anche le sigarette elettroniche – hanno il potenziale per salvare 320.000 vite in Sudafrica nei prossimi quattro decenni. “Anche le argomentazioni secondo cui i prodotti non combustibili non dovrebbero essere disponibili perché potrebbero essere utilizzati da giovani che hanno maggiori probabilità di diventare dipendenti dalla nicotina o iniziare a fumare non hanno peso – conclude il presidente dell’Africa Harm Reduction Alliance – Proteggere i giovani dai danni è ovviamente imperativo, ma questa è una questione completamente separata che deve essere affrontata in modo specifico. Non possiamo voltare le spalle a milioni di fumatori adulti per i quali è disponibile un’alternativa più sicura che potrebbe salvare loro la vita”.

UsaStudio: il divieto degli aromi porta a un aumento dei fumatori
Il divieto degli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche provoca la ripresa dei tassi di fumatori. Quel che da tempo lamentano le organizzazioni favorevoli alle politiche di riduzione del danno, criticando le proposte di divieti che molti governi hanno varato o ipotizzano di varare giustificandole con la lotta allo svapo giovanile, è ora certezza di scienza. Uno studio ha infatti indagato quello che i ricercatori chiamano un effetto di sostituzione, che colpisce soprattutto i cosiddetti giovani adulti, di età compresa fra 18 e 24 anni. Lo studio è stato realizzato dal National Bureau of Economic Research, autorevole organizzazione no-profit statunitense attiva dal 1920 nella ricerca in campo economico-finanziario, ed è intitolato “The Effect of E-Cigarette Flavor Bans on tobacco Use”. È firmato da  sei accademici di diversi atenei degli Usa: Chad Cotti, Johanna Catherine Maclean, Charles Courtemanche, Erik Nesson, Yang Liang e Joseph Sabia. Lo scopo era, appunto, analizzare l’impatto dei divieti sugli aromi sui tassi di svapo e di fumo. Quattro indagini nazionali hanno fornito i dati di riferimento: il Population Assessment of Tobacco & Health, lo Youth Risk Behavior Survey, Monitoring The Future e Behavior Risk Factor Surveillance Survey. Tra i vari risultati emersi, tutti riassunti nell’articolo di Sigmagazine, anche l’individuazione di un certo grado di sostituzione del vaping con il fumo in seguito ai divieti sugli aromi: una percentuale compresa fra l’1,7% e il 2,6% degli adolescenti ha iniziato a fumare. Aspetto che dovrebbe essere tenuto in considerazione quando si utilizza il delicato e complesso concetto di vaping giovanile. Molti di quei giovani, invece della sigaretta elettronica, avrebbero consumato le molto più dannose sigarette tradizionali.

Sigaretta elettronica: dove si vietano gli aromi aumentano i fumatori

 

UeNuovo parlamento, nuovi membri in commissione sanità: ecco chi si esprimerà sulla nuova direttiva tabacchi
Con l’inaugurazione del nuovo parlamento europeo dopo le elezioni dello scorso giugno, sono stati nominati i componenti delle varie commissioni che compongono l’istituzione con doppia sede, a Bruxelles e Strasburgo. Fra questi anche quelli della commissione per la sanità pubblica, che saranno chiamati ad esprimersi sulla nuova direttiva europea tabacchi (Tpd3). La sua composizione è come sempre molto varia, sia per quel che riguarda la provenienza partitica e geografica, che (ed è quello che qui interessa) per le posizioni espresse in passato sulla sigaretta elettronica. Ci sono nomi noti per la loro posizione pro-vaping, come il medico tedesco Peter Liese, l’ex ministro spagnolo Dolors Montserrat e la svedese Jessica Polfjard, ma anche fieri oppositori come il lituano Vytenis Andriukaitis, ex commissario alla salute. Tra i diciannove membri ci sono anche due italiani: Ignazio Marino (Verdi-Alleanza Libera Europa), ex sindaco di Roma, che in passato si era espresso favorevolmente sulle potenzialità della sigaretta elettronica, e Michele Picaro del gruppo Conservatori e Riformisti Europei.

Due italiani nella commissione sanità del nuovo europarlamento

 

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