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La sigaretta elettronica riduce di molto il danno vascolare del fumo

Due medici tedeschi intervengono nel dibattito, invitando a non escludere il vaping dalle strategie per smettere di fumare.

Rispetto al fumo, le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco riducono significativamente il danno alle pareti vascolari e aumentano le probabilità di riuscire a smettere di fumare. Per questo non dovrebbero essere escluse dalle terapie per la cessazione del fumo. Sono queste le conclusioni di un articolo intitolato “Pathophysiologie der Gefäßwandschädigung durch Zigarettenkonsum – unterschiedliche Relevanz von Verbrennungsrauch und Nikotin” (Fisiopatologia del danno della parete vascolare causato dal consumo di sigarette – diversa rilevanza del fumo da combustione e della nicotina”), pubblicato sulla rivista Gefässchirurgie.

Martin Storck

Gli autori sono i tedeschi Knut Kröger e Martin Storck, due medici noti per la loro apertura alla riduzione del danno da fumo. Il primo lavora al Centro vascolare del dipartimento di angiologia presso la Clinica Helios di Krefeld, il secondo dirige la Clinica di chirurgia vascolare e toracica presso la Städtische Klinikum di Karlsruhe. Il fumo, spiegano i due medici, è un riconosciuto fattore di rischio per le malattie vascolari, come testimoniato da una vasta letteratura scientifica basata sul consumo di sigarette a combustione, perché è associato all’assunzione di un gran numero di sostanze nocive derivanti dal processo di combustione. Le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco, invece, continuano gli autori, rilasciano un vapore che è sostanzialmente diverso dal fumo delle sigarette a combustione.
Una differenza che ha un importante riflesso anche sulla salute vascolare. Dal punto di vista dell’ateriosclerosi infatti, scrivono Kröger e Storck, questo vapore porta nell’endotelio a una diminuzione significativa del monossido di azoto, o addirittura lo annulla. Non solo. I fumatori che erano passati alle sigarette elettroniche o ai riscaldatori di tabacco, dopo alcuni mesi mostravano livelli di monossido di carbonio significativamente ridotti, che rientravano negli intervalli rilevati nei non fumatori. Un numero crescenti di studi dimostra, inoltre, che il vaping e il tabacco riscaldato riducono notevolmente i danni del fumo anche considerando altri fattori della salute vascolare.
Poiché le sigarette elettroniche, oltre a provocare questi effetti ridotti sull’endotelio, aumentano la probabilità di riuscire a smettere di fumare rispetto alla terapia sostitutiva con nicotina – concludono quindi Kröger e Storck – non dovrebbero essere scartate nelle strategie per la cessazione del fumo”.

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