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“La sigaretta elettronica sarà lo strumento che sconfiggerà il fumo”

Il docente americano Michael Siegel commenta i dati di un'indagine Gallup: smentito effetto gateway.

Sebbene non sostenuto dalla maggior parte delle organizzazioni e agenzie per il controllo del tabacco, l’avvento delle sigarette elettroniche, se si permetterà a queste tendenze di continuare, un giorno sarà visto come l’intervento che ha sconfitto il fumo”. Ne è convinto Michael Siegel, docente e ricercatore presso la Facoltà di salute pubblica e medicina della comunità presso la School of Medicine della Tufts University nel Massachusetts. Siegel, con i suoi 32 anni di esperienza nel campo del controllo del tabacco, alcuni dei quali spesi presso l’Ufficio su fumo e salute dei Centers of Disease Control and Prevention, è stato uno dei primi e più conviti sostenitori della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare e per questo è stato fatto oggetto di violenti attacchi.

Michael Siegel

Oggi il professore americano torna a esprimersi pubblicamente sul suo blog Tobacco Analysis, all’indomani della pubblicazione di un’indagine condotta da Gallup che, osserva, “dimostra che la sigaretta elettronica sta salvando molte vite e smentisce la teoria che il vaping introduce al fumo”. I dati Gallup dimostrano, infatti, che la prevalenza del fumo fra gli adulti americani è al minimo storico (11%), una diminuzione dovuta soprattutto al crollo drastico registrato fra i giovani adulti. Nella fascia di età compresa fra i 19 e i 29 anni, infatti, il tasso di fumo è sceso al 6%.
Dai dati Gallup si evince che questo vistoso calo degli ultimi anni è dovuto soprattutto all’uso della sigaretta elettronica, vista la similitudine fra l’entità della diminuzione del fumo e l’aumento del vaping. A dichiarare di aver usato l’e-cig nell’ultima settimana sono infatti il 7% degli adulti e il 18% dei giovani adulti.
Secondo Siegel, questo conferma quanto riscontrato in numerosi studi: le sigarette tradizionali e le sigarette elettroniche sono sostituti economici. Le e-cig, cioè, rappresentano un’alternativa a rischio molto più basso per i giovani che altrimenti avrebbero molto probabilmente fumato. E proprio per questo effetto di sostituzione, continua il professore, è molto difficile oggi trovare un giovane adulto che fumi. Si può dire, aggiunge Siegel, che si è quasi riusciti a sradicare l’uso del tabacco fra i giovani adulti e, man mano che questi invecchieranno, si sarà sulla strada per sradicare completamente il fumo.
Una conclusione a cui giunge anche Gallup, seppure la mette in termini più diplomatici. “Se le attuali tendenze legate all’età persistono […] – commenta l’istituto – lo svapo potrebbe presto superare il fumo di sigaretta come attività più comune. Sebbene il vaping presenti meno rischi per la salute rispetto al fumo di tabacco, i funzionari di sanità pubblica preferirebbero comunque che gli adulti statunitensi non facessero nessuna delle due cose.”
Michael Siegel la vede diversamente: “I benefici per la salute pubblica che deriveranno da queste tendenze a lungo termine saranno sbalorditivi. Sebbene non sostenuto dalla maggior parte delle organizzazioni e agenzie per il controllo del tabacco, l’avvento delle sigarette elettroniche sarà, se si permetterà a queste tendenze di continuare, un giorno sarà visto come l’intervento che ha sconfitto il fumo”.
Un merito di cui non potranno fregiarsi le molte organizzazioni per il controllo del tabacco e istituzioni sanitarie che si sono opposte sin da subito alla sigaretta elettronica “facendo circolare falsità come l’effetto gateway e sugli effetti per la salute del vaping”. “Hanno fatto di tutto – afferma il docente – per sbarrare la strada a questo intervento salvavita”. Ad ogni modo, i dati Gallup dimostrano che siamo di fronte a una grande svolta. “Poiché è raro che le persone inizino a fumare da adulti – conclude Siegel – la prevalenza del fumo tra questa coorte di giovani non salirà quasi certamente oltre il 6%. Questa è senza dubbio la più grande vittoria per la salute pubblica che ho mai visto nella mia vita”.

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