Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 18 al 24 agosto

Nuovi studi confermano l'efficacia della sigaretta elettronica per smettere di fumare. Intanto le esportazioni dalla Cina raggiungono 1 miliardo di dollari.

Usa/Canada Studio: sigarette elettroniche di ultima generazione più efficaci per smettere di fumare
Le sigarette elettroniche sono sempre più efficaci come strumento per smettere di fumare. È il risultato di uno studio intitolato “E-Cigarette Characteristics and Cigarette Cessation Among Adults Who Use E-Cigarettes”. A realizzarlo un gruppo di sette ricercatori americani e canadesi, fra i quali spiccano anche diversi nomi noti della ricerca sul vaping: Karin A. Kasza e Maciej Goniewicz del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, Michael Cummings della Medical University of South Carolina e David Hammond dell’Università di Waterloo in Canada. Basato sull’analisi dei dati longitudinali del Population Assessment of Tobacco and Health Study, uno studio rappresentativo a livello nazionale, dal 2014 al 2021, riguardanti 1985 persone con più di 21 anni che fumavano quotidianamente e avevano usato sigarette elettroniche negli ultimi 30 giorni, la ricerca giunge alla conclusione che il vaping è associato a maggiori tassi di cessazione nel triennio 2019-21 rispetto al 2014-16. Altro dato interessante emerso è che l’uso quotidiano della sigaretta elettronica è associato a un tasso di cessazione maggiore rispetto a quello non quotidiano (12,8% contro 6,1%). Un altro aspetto, su cui gli autori intendono approfondire gli studi, è che l’uso di sigarette elettroniche al gusto di mentolo o menta rispetto al gusto di tabacco tra gli adulti che hanno utilizzato sia sigarette che sigarette elettroniche è stato associato a probabilità più che doppie di cessazione del fumo 1-2 anni dopo. Per il momento, la loro raccomandazione è che “le decisioni sulla salute pubblica relative alle sigarette elettroniche dovrebbero basarsi sui dati dei dispositivi commercializzati negli ultimi anni”. Lo studio in questione è stato pubblicato su Jama Network.

Sigarette elettroniche più efficaci che in passato contro il fumo

 

CinaA luglio export di sigarette elettroniche in crescita: Usa mercato principale, seguono Regno Unito e Russia
Export miliardario. Le esportazioni di sigarette elettroniche della Cina a luglio 2024 hanno raggiunto il valore di 1 miliardo di dollari statunitensi, con Stati Uniti, Regno Unito e Russia come mercati principali. Lo ha reso noto l’Amministrazione generale delle dogane della Cina che ha pubblicato questa settimana i dati aggiornati sul commercio di esportazione di sigarette elettroniche per lo scorso mese. I numeri mostrano che a luglio, le esportazioni totali di sigarette elettroniche della Cina ammontavano appunto a circa 1 miliardo di dollari Usa, con un aumento mensile dello 0,36% e un aumento annuo dell’8,08%. Il volume delle esportazioni è stato di 28.400 tonnellate, con un aumento mensile dello 0,64% e un aumento annuo del 12,46%. Stati Uniti, Regno Unito e Russia sono i primi tre mercati di sbocco dei dispositivi made in China. Spicca in particolare il dato delle esportazioni in Russia, aumentate del 232,23% in un anno: segno che l’intensificazione dei rapporti commerciali russo-cinesi, a seguito delle sanzioni occidentali e del congelamento dei legami con l’Occidente per la guerra di aggressione russa all’Ucraina, si riflette anche per quanto riguarda il mercato dei dispositivi elettronici per lo svapo. Sempre secondo i dati delle dogane cinesi, i primi cinque mercati di esportazione (Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Germania e Corea del Sud) rappresentano collettivamente la maggior parte del volume complessivo delle esportazioni. Nello specifico, gli Stati Uniti rimangono la destinazione principale delle esportazioni: nonostante un calo a luglio 2024 del 4,31% rispetto al mese precedente, permane ancora una crescita del 19,3% anno su anno, con le esportazioni che hanno raggiunto i 30,46 miliardi di dollari.

Esportazioni di sigarette elettroniche cinesi valgono 1 miliardo di dollari

 

UsaPer l’esperto americano Siegel la sigaretta elettronica avrà il merito di sconfiggere il fumo
La sigaretta elettronica passerà alla storia come lo strumento principale che ha sconfitto il fumo. È la ferma opinione di Michael Siegel, docente e ricercatore presso la Facoltà di salute pubblica e medicina della comunità presso la School of Medicine della Tufts University nel Massachusetts: opinione più che autorevole, dal momento che Siegel ha alle spalle 32 anni di esperienza nel campo del controllo del tabacco. Commentando sul proprio blog (Tobacco Analysis) un’indagine condotta da Gallup, Siegel afferma che la ricerca dimostra che “la sigaretta elettronica sta salvando molte vite e smentisce la teoria che il vaping introduce al fumo”. I dati di Gallup rivelano un crollo verticale dei tassi di fumo degli americani, che con l’11% ha toccato il suo minimo storico, e questo vistoso calo degli ultimi anni è dovuto soprattutto all’uso della sigaretta elettronica. Secondo Siegel, la ricerca di Gallup conferma quanto riscontrato in numerosi studi: e cioè che le sigarette tradizionali e le sigarette elettroniche sono sostituti economici. Le e-cig, cioè, rappresentano un’alternativa a rischio molto più basso per i giovani che altrimenti avrebbero molto probabilmente fumato: si è quasi riusciti a sradicare l’uso del tabacco fra i giovani adulti e, man mano che questi invecchieranno, si sarà sulla strada per sradicare completamente il fumo. Altro che effetto Gateway.

“La sigaretta elettronica sarà lo strumento che sconfiggerà il fumo”

 

BelgioTassa e contrassegno per la commercializzazione dei liquidi, rivenditori in allarme
Modello italiano per la commercializzazione dei liquidi di ricarica in Belgio. Scaduti i sei mesi cuscinetto per dare tempo alle aziende di adeguarsi, tutti i prodotti d’ora in poi dovranno avere il contrassegno di Stato e scontare l’imposta di consumo quantificata in 1,5 euro ogni dieci millilitri a prescindere dal contenuto di nicotina. Aumento immediato del prezzo di vendita: 1,50 euro in più per un flacone pronto all’uso, 7,5 euro in più il prezzo di 50 millilitri. Appello dei rivenditori al governo per un ribasso dell’imposta al fine di evitare il trasloco al di là del confine con la Francia di tanti negozi.

Sigarette elettroniche, il Belgio applica il Modello Italia: tassa e contrassegno

 

Nuova ZelandaWva denuncia il divieto delle e-cig usa e getta: a rischio salute pubblica e obiettivi di lotta al fumo
Profonde preoccupazioni per la decisione del governo neozelandese di vietare le sigarette elettroniche usa e getta è stata espressa da World Vapers’ Alliance (Wva), l’associazione internazionale che tutela i consumatori del settore del vaping. Tale divieto potrebbe minare i progressi compiuti nella riduzione dei tassi di fumo e pregiudicare gli obiettivi di diventare paese libero dal fumo che la stessa Nuova Zelanda si è data. Come in casi analoghi di altri paesi, il Ministero della Salute della Nuova Zelanda ha giustificato il divieto con l’intenzione di ridurre lo svapo tra gli adolescenti. Le nuove normative proibiscono la produzione e la vendita di tutti i dispositivi non ricaricabili, compresi i contenitori monouso come serbatoi pre-riempiti, pod e cartucce. La WVA avverte che questa decisione potrebbe avere effetti negativi sulla salute pubblica, potenzialmente invertendo i progressi compiuti dalla Nuova Zelanda nella riduzione del fumo convenzionale. “Impedire agli adolescenti di usare prodotti a base di nicotina è essenziale e per raggiungere questo obiettivo dovrebbero essere applicate rigide norme sull’età”, ha detto Alberto Gómez Hernández, Policy Manager presso la World Vapers’ Alliance, “tuttavia, vietare le sigarette elettroniche usa e getta e vari sistemi a pod per i consumatori adulti avrà implicazioni negative sulla salute pubblica e metterà a repentaglio i progressi verso una società senza fumo raggiunti nell’ultimo decennio”. Gómez Hernández ha concluso sottolineando come questo approccio non riconosca “il ruolo fondamentale che i prodotti per lo svapo usa e getta svolgono nell’aiutare i fumatori ad abbandonare le sigarette”.

Articoli correlati