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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 25 al 31 agosto

Colpo di scena nel Regno Unito dove l'associazione dei medici chiede il dietrofront sulle politiche a sostegno della sigaretta elettronica.

Gran Bretagna L’associazione dei medici chiede al nuovo governo un totale cambio di rotta nelle politiche sul vaping. Dibattito e critiche.
La British Medical Association (Bma) chiede al nuovo governo laburista forti restrizioni sulla sigaretta elettronica. Lo fa attraverso un report intitolato “Taking our breath away: why we need a stronger regulation on vaping” che focalizza la sua attenzione soprattutto sull’uso del vaping giovanile, aumentato nel paese negli ultimi anni. Pur riconoscendo il ruolo della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare, la Bma spinge per misure drastiche per contrastare la crescente attrazione dei giovani verso i vaporizzatori, motivandole con la considerazione che “le sigarette elettroniche non sono prive di rischi e possono portare alla dipendenza dalla nicotina”. Nel mirino la diffusione delle e-cig monouso, troppo pratiche ed economiche, i gusti diversi dal tabacco, la visibilità e le confezioni accattivanti dei prodotti. L’elenco di provvedimenti che l’associazione dei medici suggerisce al governo ipotizza però un totale cambio di passo delle politiche britanniche sul vaping: vietare la produzione e la vendita di tutte le sigarette elettroniche monouso; vietare tutti gli aromi per sigarette elettroniche diversi dal tabacco; proibire l’uso di immagini, colori e marchi sia per le confezioni che per i dispositivi per il vaping; ridurre la visibilità delle sigarette elettroniche limitando ulteriormente la pubblicità e il marketing e l’esposizione nei punti vendita; contrastare il commercio illegale; varare restrizioni anche per altri prodotti con nicotina, come le bustine. Era inevitabile che proposte di questa portata innescassero un nuovo, acceso dibattito sul vaping e le vive reazioni non solo dei consumatori, ma soprattutto di quella vasta parte di comunità medico-scientifica che sostiene le politiche di riduzione del danno e ne evidenzia costantemente i successi nella lotta al fumo. Sigmagazine offre un’ampia panoramica di questo confronto.

UK, proposta shock dell’associazione medici: vietare gli aromi

 

BrasileBoom del contrabbando, in Parlamento si fa strada una proposta per abolire il divieto di e-cig e liquidi
Sono quasi quotidiane le notizie di sequestri di sigarette elettroniche e liquidi illegali da parte delle autorità doganali brasiliane, tanto che sulla stampa ormai vi compaiono solo quando si tratta di operazioni su vasta scala. Il divieto introdotto nel 2009 ha di fatto solo moltiplicato i canali del contrabbando, cresciuti in parallelo alla diffusione del vaping. Così nel Paese il dibattito su un suo superamento è divenuto via via più acceso e ora ha prodotto una proposta di revisione della norma che è approdata in commissione economia del Senato. Lì dovrebbe essere votata entro la fine del mese. Attualmente, il Brasile vieta la produzione, l’importazione, la vendita, la distribuzione, lo stoccaggio, il trasporto e la pubblicità di prodotti del vaping. La norma venne introdotta 15 anni fa, quando i dispositivi elettronici di somministrazione di nicotina erano un fenomeno relativamente nuovo e, effettivamente, non c’erano prove scientifiche acclarate e puntuali. Nel frattempo le ricerche scientifiche sempre più accurate e fondate su tempi di esperienza più lunghi hanno accertato la notevole minore dannosità del vaping rispetto al fumo e in molti casi suggerito la sigaretta elettronica come strumento di aiuto efficace per i fumatori che vogliono abbandonare il tabacco. Dall’altro lato il divieto ha appunto favorito lo sviluppo di un mercato illegale. Da qui la decisione di una parte del mondo politico di are dietrofront e restare al passo con i tempi. Le prossime settimane ci diranno se si tratta di una maggioranza in grado di emendare la legge.

Sigarette elettroniche vietate, il Brasile pensa al dietrofront

 

MoldovaStretta anche sulle sigarette elettroniche nella nuova legge sul controllo del tabacco
La Moldova rafforza la sua legge sul controllo del tabacco e, tra le disposizioni previste, la nuova legislazione estenderà le restrizioni sul fumo pubblico alle sigarette elettroniche, limiterà ulteriormente le promozioni audiovisive e richiederà che i prodotti a base di tabacco riscaldato rechino avvertenze grafiche sulla salute. Il disegno di legge proibisce ai medici di accettare contributi dall’industria del tabacco e di promuovere qualsiasi prodotto del tabacco o prodotti correlati come alternative al fumo. Il ministro della Salute Ala Nemerenco ha affermato che il disegno di legge è progettato per proteggere la popolazione, in particolare i giovani, dai danni del tabacco. Suscitano quindi interrogativi, in tale quadro, le misure che equiparano le molto meno dannose sigarette elettroniche a quelle tradizionali e che ne negano di fatto l’efficacia proprio nella lotta al fumo. Le modifiche legislative entreranno in vigore gradualmente, a partire da tre mesi dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e fino al 2027, nel caso dei nuovi requisiti di etichettatura di prodotti e imballaggi.

GermaniaLa Bassa Sassonia vieta le sigarette elettroniche in pub e ristoranti
Nel Land della Bassa Sassonia le sigarette elettroniche potrebbero essere presto vietate anche nei pub e nei ristoranti. Un apposito emendamento alla legge, che prevede un’estensione della protezione dei non fumatori, è stato approvato dal parlamento regionale che ha sede ad Hannover. Socialdemocratici e Verdi, che guidano questo importante Land della Germania settentrionale, giustificano la decisione sostenendo una tesi però ripetutamente smentita da autorevoli e indipendenti ricerche scientifiche: e cioè che anche il vapore dei cosiddetti vaporizzatori sia “potenzialmente dannoso per la salute”. Il nuovo regolamento, secondo quanto spiegato dai portavoce delle due forze politiche, intende proteggere i non fumatori dai vapori passivi contenenti nicotina o THC, e sebbene questi non contengano tante sostanze tossiche come il catrame, sono comunque dannosi, soprattutto per i bambini, le donne incinte, gli anziani e i malati cronici. Sarà dunque possibile svapare solo nei luoghi in cui è consentito fumare. Divieto dunque nei pub (in Germania conosciuti con il nome di Kneipe), ristoranti, ospedali, case di cura e scuole. Sono previste eccezioni per i bar per fumatori e le sale fumatori, nonché per i malati terminali.

MaldiveDalle autorità politico-sanitarie nessuna apertura alle politiche di riduzione del danno
Sarà il paradiso delle vacanze ma per i promotori di politiche di riduzione del danno le Maldive si stanno trasformando in un inferno. Dal governo nessuna apertura sul fronte degli strumenti alternativi, ma appelli a sempre maggiori restrizioni nei confronti di sigarette elettroniche e snus, confusioni concettuali e richieste di normative unificate tra i prodotti da svapo e quelli da tabacco. L’ultima richiesta arriva dall’Agenzia per la protezione della salute delle Maldive (HPA) che, in un articolo pubblicato sul sito web del Ministero della Salute, ha espresso preoccupazione per il crescente uso di sigarette elettroniche e bustine di nicotina tra adolescenti e giovani e ha raccomandato tasse più elevate per “scoraggiare l’uso del tabacco”. L’agenzia ha chiesto ulteriori restrizioni alla pubblicità e al marketing del tabacco, insieme al divieto di fumo in pubblico per ridurre l’esposizione dei non fumatori. Secondo un sondaggio del 2021-2022, alcuni bambini alle Maldive iniziano a fumare tabacco già all’età di otto anni: ma nell’ottica governativa il vaping è parte del problema e non un possibile strumento di soluzione agli alti tassi di fumatori.

KenyaVerso il divieto totale di aromi nei liquidi (e altre restrizioni)
Sarà una legge sul vaping molto più restrittiva della direttiva europea dei tabacchi la nuova regolamentazione che il parlamento kenyano si appresta a votare. Tra le norme future anche il divieto totale di aromi nei liquidi, dal momento che nel testo è previsto il divieto di utilizzare aromi caratterizzanti diversi dal tabacco all’interno dei liquidi di ricarica. Esteso il divieto di svapo ai luoghi in cui è già in vigore il divieto di fumo, così come la pubblicità e la vendita online. L’importazione di prodotti stranieri dovrà in futuro essere valutata e autorizzata dal ministero della salute. Una panoramica più completa di tutte le disposizioni previste nell’articolo di Sigmagazine.

Flavor ban totale e nicotina dimezzata, la mano pesante del Kenya

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