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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 28 luglio al 4 agosto

La sigaretta elettronica è lo strumento preferito dagli americani per smettere di fumare. Intanto in Australia il protezionismo spalanca le porte al mercato nero.

Stati UnitiStudio: la sigaretta elettronica è lo strumento preferito dagli americani per smettere di fumare
La sigaretta elettronica, utilizzata singolarmente o combinata con altri metodi, è lo strumento preferito dagli americani per smettere di fumare. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Medrxiv, quindi non ancora sottoposto a peer-review, intitolato “Methods US Adults Used to Stop Smoking, 2021-2022”, il cui obiettivo era identificare quali sottopopolazioni avevano completamente smesso di fumare (inteso come astinenza per almeno sei mesi nell’ultimo anno) o avevano tentato di farlo, e quantificare i metodi utilizzati. Assieme ai risultati, gli autori del lavoro – Floe Foxon di Pinney Associates e Ray Niaura della Facoltà di epidemiologia presso la School of Global Public Health dell’Università di New York – lanciano un appello idealmente ai governi e alle istituzioni sanitarie affinché le strategie di contrasto al fumo incoraggino l’uso di tali strumenti, tenendo conto dell’evidenza scientifica, invece che inseguire politiche ideologiche. Il dato che emerge dallo studio è che il 40,8% degli americani che hanno smesso di fumare, cioè 1,2 milioni di persone, ha utilizzato sigarette elettroniche con nicotina, da sole o in combinazione con altri metodi. La metodologia applicata dai ricercatori per giungere a questo dato è spiegata nell’articolo di Sigmagazine.

Sigaretta elettronica il metodo più usato in Usa per smettere di fumare

 

AustraliaEsperti, il collo di bottiglia delle farmacie spalanca la strada al mercato illegale di sigarette elettroniche
Lungi dal contenere il fenomeno del vaping giovanile, le regole imposte dal governo australiano che fanno di fatto delle farmacie i “guardiani” del vaping stanno favorendo l’esplosione del mercato illegale di sigarette elettroniche. È quanto sostiene un gruppo di esperti di commerci illegali, secondo quanto riporta l’autorevole Financial Review. Dal 1° luglio, le vendite di sigarette elettroniche in Australia richiedono una prescrizione medica, mentre i livelli di nicotina sono regolamentati e gli aromi sono limitati a tabacco, mentolo e menta. Restrizioni che, piuttosto che incidere sul tasso di svapo dei più giovani, complicano da un lato il percorso dei fumatori adulti che tramite le sigarette elettroniche sperimentano la possibilità di affrancarsi dalla molto più dannosa dipendenza dal tabacco, e spingono dall’altro i consumatori (anche i più giovani, che così sfuggono al controllo che potrebbe essere esercitato dai negozianti) verso il mercato illegale.

PoloniaDiscussioni sull’introduzione del divieto ai minorenni di sigarette elettroniche (anche senza nicotina)
La ministra della Salute polacca Izabela Leszczyna intende vietare la vendita di sigarette elettroniche ai minorenni a partire dal 1° gennaio 2025. Secondo quanto riferisce l’emittente Polskie Radio, il governo intende coinvolgere l’opinione pubblica su questa scelta e sta attualmente sollecitando il contributo del pubblico su una bozza di emendamento alla legge sulla protezione della salute contro le conseguenze del tabacco e dei prodotti del tabacco. Tale legge proibirebbe la vendita di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni, indipendentemente dal contenuto di nicotina. Gli autori della bozza sottolineano che tale misura sia essenziale per frenare l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani. In Polonia, dove le sigarette elettroniche hanno avuto una grande popolarità fin dagli inizi e il loro uso è da anni fra i più alti d’Europa, permangono lacune legislative sul fronte dell’età minima di accesso ai prodotti. Da tempo si discute anche di vietare la vendita e il consumo di sigarette elettroniche usa e getta.

Gran BretagnaUKvia scrive al nuovo governo: pronti a discutere il contributo del vaping alle politiche antifumo
Continua l’offensiva di UK Vaping Industry Association (UKvia), l’associazione dei produttori del vaping britannica, per una legislazione ragionevole del settore, ora che il nuovo governo laburista ha confermato di voler condurre in porto il Tobacco and Vape Bill preparato dal precedente esecutivo conservatore. Dopo essersi rivolta all’opinione pubblica pubblicando un decalogo per ristabilire la verità sulla sigaretta elettronica e sul suo impatto sulla salute e contrastare la disinformazione in materia, UKvia ha scritto direttamente al nuovo segretario di Stato per la sanità e l’assistenza sociale Wes Streeting, nonché al ministro della sanità pubblica Andrew Gwynne e alla segretaria ombra per la salute Victoria Atkins, chiedendo un incontro per discutere come lo svapo possa sostenere al meglio le ambizioni antifumo della nazione. Nella lettera l’associazione ricorda che oltre 5,1 milioni di adulti in Gran Bretagna hanno utilizzato lo svapo per ridurre o smettere completamente di fumare e sottolinea le prove scientifiche che indicano tale strumento come decisivo nella lotta al fumo; quindi cita l’impegno annunciato dal nuovo governo ad approvare la legge sul tabacco e sui vaporizzatori e i punti centrali del manifesto del Labour sul vaping giovanile e aggiunge: “Per essere completamente chiari, la UK Vaping Industry Association sostiene sia gli obiettivi del Tobacco and Vapes Bill sia l’impegno del manifesto laburista. Con questo in mente, saremmo lieti di avere l’opportunità di discutere la via da seguire per lo svapo, concentrandoci sul rafforzamento significativo dei quadri normativi e di applicazione per garantire che la categoria abbia il maggiore impatto sui tassi di fumo tra gli adulti, affrontando al contempo la questione dello svapo giovanile”.

Stati UnitiLas Vegas ospita l’Ads Market Week, la mecca del vaping per i rivenditori americani
Il mese di agosto è in alcune aree del mondo un periodo ricco per le fiere. Così a Las Vegas, nel pieno del deserto del Nevada, produttori e consumatori hanno l’opportunità di partecipare alla Asd Market Week, che si tiene nel centro congressi della città famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco (anche d’azzardo). L’evento viene pubblicizzato dagli organizzatori come la più grande fiera di prodotti di consumo negli Stati Uniti e con 1.800 espositori dichiarati si rivolge in particolare alle piccole e grandi aziende di vendita al dettaglio, dell’e-commerce, della distribuzione e dell’import. Le porte del centro congressi si apriranno domenica 4 agosto e si chiuderanno quattro giorni dopo, mercoledì 7.

RussiaTasse di importazione per le sigarette elettroniche tre volte superiori a quelle per il tabacco riscaldato
Le tasse di importazione sulle sigarette elettroniche sono in Russia tre volte superiori a quelle sui prodotti a tabacco riscaldato. Lo riporta il sito del ministero delle Finanze russo, basandosi su dati stabilizzati del 2022, che nonostante siano di un anno e mezzo fa sono i più recenti disponibili ufficialmente. Secondo tali numeri, la tassa di importazione totale per i dispositivi per sigarette elettroniche ammontava a 2,83 miliardi di rubli (pari a 31,3 milioni di dollari), la tassa di importazione per gli e-liquid era di 3,507 miliardi di rubli (34 milioni di dollari), mentre i dispositivi per il tabacco riscaldato producevano incassi all’erario per di 357 milioni di rubli (3,9 milioni di dollari) e le cialde di tabacco riscaldato  923 milioni di rubli (13,8 milioni di dollari). Si attendono con curiosità gli aggiornamenti relativi allo scorso anno. Dal 1° marzo 2023, infatti, sono aumentate le aliquote fiscali su sigarette, sigari, prodotti a tabacco riscaldato e liquidi per sigarette elettroniche e sono state anche eliminate le tasse extra sulle sigarette elettroniche pre-esistenti.

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