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Le sigarette elettroniche con nicotina sono uno dei tre trattamenti più efficaci per smettere di fumare. A dirlo è una nuova revisione del Cochrane Tobacco Addiction Group, intitolata “Effects of interventions to combat tobacco addiction: Cochrane update of 2021 to 2023 reviews” e appena pubblicata sulla rivista Addiction. Gli altri due interventi che per efficacia equivalgono all’e-cig sono farmaci, la vareniclina e la citisina, come era emerso da una revisione dello scorso anno, sempre di Cochrane. Questa volta gli autori – Jonathan Livingstone-Bank e Nicola Lindson della Oxford University e Jamie Hartmann-Boyce dello stesso ateneo e dell’americana University of Massachusetts Amherst – hanno tirato le somme delle quattordici revisioni sistematiche condotte dal Tobacco Addiction Group dal 2021 al 2023, compresa quella specifica sull’efficacia delle sigarette elettroniche.
Come noto, quella sulle e-cigarette è una “revisione permanente”: viene aggiornata mensilmente con nuovi studi e annualmente si tirano le conclusioni in base alle evidenze. I risultati dimostrano che le sigarette elettroniche con nicotina sono più efficaci per smettere di fumare delle terapie sostitutive a base di nicotina. Negli anni il grado di certezza di questa conclusione è salito fino a diventare “elevato”. Le revisioni rilevano anche che chi è passato dal fumo esclusivo al vaping esclusivo ha visto una riduzione dei biomarcatori di potenziale danno. Non solo. Secondo Cochrane una riduzione di questi biomarcatori, sebbene minore, si riscontra anche in chi è passato dal fumo esclusivo all’uso duale di sigarette elettroniche e combustibili. “Questi risultati – scrivono gli autori – dovrebbero fornire una certa rassicurazione sul fatto che è improbabile che fornire e-cig alle persone che fumano porti a livelli maggiori di esposizione a sostanze chimiche dannose, anche se il consumo di sigarette persiste”.
Secondo questo lavoro, sebbene in maniera minore, sono efficaci per smettere di fumare anche il counseling comportamentale, gli incentivi economici e le terapie sostitutive a base di nicotina, soprattutto se i cerotti sono associati a uno strumento ad azione rapida, come le gomme. “Smettere di fumare – ricorda lo studio – migliora la salute mentale e riduce gli eventi cardiovascolari e la mortalità nelle persone affette da malattie cardiovascolari”.
Il lavoro del Cochrane Tobacco Addiction Group elenca tutte le area che necessitano ancora di ricerca, molte delle quali sono proprio nel campo del vaping. Ma si chiude cono una nota di preoccupazione. “Sebbene sia chiaro che il nostro lavoro non è affatto concluso – scrivono gli autori – nel 2023 tutti i gruppi di revisione Cochrane con sede nel Regno Unito hanno visto sospesi i finanziamenti. Il supporto editoriale per le revisioni Cochrane è ora centralizzato e gli autori interessati devono contattare Cochrane in prima istanza con proposte per nuove revisioni o aggiornamenti. Detto questo, noi (i tre autori di questo articolo) rimaniamo attivamente coinvolti nelle revisioni Cochrane Tobacco e siamo molto aperti alle richieste di supporto e collaborazione. Continuiamo anche a produrre revisioni finanziate da partner esterni. Lavorare insieme come Cochrane Tobacco Addiction Group e all’interno della più ampia comunità per il controllo del tabacco è stato un onore e un privilegio per noi tre e speriamo di continuare a supportare la ricerca, la politica e la pratica sul controllo del tabacco attraverso revisioni sistematiche di alta qualità, imparziali e rigorose per gli anni a venire”. L’auspico è che il prezioso lavoro di questo gruppo possa continuare, senza doversi piegare a logiche e interessi di sorta.
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