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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’8 al 14 settembre

Nonostante la politica sembra essere prossima a vietare il commercio di sigarette elettroniche usa e getta, non tutta la comunità scientifica pare essere in linea.

Gran BretagnaDivieto delle monouso, Cancer Research UK chiede al governo regole equilibrate
Nel dibattito sul divieto delle sigarette monouso interviene anche Cancer Research UK, l’organizzazione per la ricerca contro il cancro attiva nel Regno Unito. In una nota diffusa nel pieno del confronto fra il governo laburista che intende proseguire la strategia elaborata dal precedente premier conservatore e gli esperti che invitano alla cautela, Cancer Research UK osserva che “è importante trovare un equilibrio tra la necessità di prevenire l’uso da parte dei giovani e quella di incoraggiare la cessazione del fumo, per ridurre al minimo le conseguenze indesiderate, come ad esempio spingere le persone a fumare”. D’altronde i dati statistici più recenti parlano chiaro: questi dispositivi non hanno determinato solo un aumento dello svapo fra i minori, ma anche tassi record di fumatori adulti che sono passati, esclusivamente o in parte, allo strumento meno dannoso. L’esteso articolo di Sigmagazine illustra la posizione dell’organizzazione, riportando anche il contenuto di un suo report appena pubblicato dal titolo “Disposable e-cigarette. Use and appeal for smoking cessation in adults”, in cui vengono sondate le opinioni di 40 partecipanti con diverse storie di fumo e di uso di e-cig monouso.

Cancer Research UK mette in guardia sul divieto per le e-cig monouso

 

GiordaniaAdesione al Protocollo per l’eliminazione del commercio illecito
La Giordania ha aderito al Protocollo per l’eliminazione del commercio illecito di prodotti del tabacco. Il ministro della Salute Firas Hawari ha descritto il passaggio come un’importante pietra miliare per il successo del Piano d’azione nazionale 2024-2026, che fa parte della più ampia Strategia nazionale per il controllo del tabacco 2024-2030. Il protocollo si basa sull’articolo 15 della Convenzione quadro sul controllo del tabacco, a cui la Giordania è stata uno dei primi paesi ad aderire, e affronta le minacce poste dal commercio illecito e le misure che i paesi devono adottare per prevenirlo. Il protocollo mira a rafforzare la cooperazione tra i paesi, a facilitare lo scambio di informazioni e ad applicare misure efficaci.

 

IrlandaGoverno verso una legge per vietare monouso e liquidi aromatizzati
Passo in avanti in Irlanda verso il divieto delle sigarette elettroniche monouso. Secondo quanto riportato dall’Irish Times di questa settimana, il governo irlandese prenderà in considerazione una proposta per vietarne la vendita sulla base di preoccupazioni per la salute ma anche per l’impatto ambientale. Il ministro della Salute Stephen Donnelly, da tempo in prima fila in questa battaglia, dovrebbe ricevere il via libera del governo per iniziare a redigere una legge per vietare la vendita, la produzione o l’importazione di sigarette elettroniche usa e getta nel Paese. Ma nelle intenzioni del ministro c’è spazio anche per altre restrizioni, come quella sui liquidi aromatizzati, un divieto molto controverso fra scienziati e medici, che considerano questo tipo di liquidi molto indicati per i fumatori che vogliono smettere con le sigarette di tabacco. Inoltre, sempre secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano irlandese, la legge proibirà di pubblicizzare i prodotti di sigarette elettroniche al di fuori dei negozi specializzati e limiterà le confezioni colorate.

 

Gran BretagnaUno studio rivaluta l’uso duale nel percorso di abbandono della sigaretta tradizionale
Diversi sono i percorsi che i fumatori intraprendono per allontanarsi dal consumo di tabacco con la sigaretta elettronica. Ora a descrivere questa molteplicità di strade arriva uno studio britannico, realizzato da Pippa Belderson, Allan Clark, Susan Stirling, Lucy Clark e Ian Pope, sotto il coordinamento di Emma Ward. Gli autori appartengono tutti all’University of East Anglia. Nella ricerca, il cui titolo è “How do people quit smoking using e-cigarettes? A mixed-methods exploration of participant smoking pathways following receiving an opportunistic e-cigarette-based smoking cessation intervention”, si esplorano appunto i percorsi di transizione dal fumo di tabacco al vaping in pazienti che avevano ricevuto una sigaretta elettronica durante un intervento per la cessazione. E il primo dato che emerge è una rivalutazione del cosiddetto fumo duale, cioè di quella fase intermedia in cui il paziente utilizza già il dispositivo elettronico, ma non ha ancora completamente cessato di fumare le sigarette a combustione. Molti studiosi invitano a evitare questa fase, i ricercatori britannici di questa ricerca ritengono invece che il consumo contemporaneo di sigarette elettronica e di tabacco può non solo portare a una riduzione del fumo, ma anche essere una fase transitoria prima di smettere di fumare. La realtà è che non sempre chi si allontana dal fumo grazie alla sigaretta elettronica poi continua a usarla a lungo termine, mentre riuscire a smettere dipende molto dal contesto personale e dal grado di soddisfazione che si ricava dallo svapo. Per un approfondimento delle analisi contenute nello studio britannico rimandiamo all’articolo di Sigmagazine.

I diversi percorsi per smettere di fumare con la sigaretta elettronica

 

GlobalSigarette elettroniche e riscaldatori, il mercato premia i prodotti di nuova generazione
Con l’eccezione della Turchia, in tutta Europa si è registrato nel 2023 un calo delle vendite di sigarette tradizionali e una crescita di quelle di sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco. Lo rivela una ricerca ricerca di Research and Market che certifica in questo modo l’aumento dell’utilizzo dei prodotti di nuova generazione. È una buona notizia sul versante della salute, dal momento che tali prodotti sono meno nocivi fino al 95% (è il caso della sigaretta elettronica) rispetto alle sigarette a combustione. Oltre a favorire la cessazione del fumo per coloro che li utilizzano a questo scopo. Menzione anche per i sacchetti di nicotina, prodotto alternativo al fumo amati soprattutto in Scandinavia. L’agenzia di analisi prevede che proprio i sacchetti di nicotina (nicotine pouches) registreranno una forte crescita nel prossimo triennio. La Svezia continuerà a essere il mercato leader nell’Europa occidentale, ma si prevede che la Finlandia subentrerà alla Danimarca come secondo più grande.

Aumentano in tutta Europa le vendite dei prodotti del tabacco di nuova generazione

 

Gran BretagnaVaping e sport, fa discutere il risultato di uno studio ancora privo di peer-review: cautele degli scienziati.
Lo studio di cui parliamo non è stato ancora pubblicato e quindi non è stato sottoposto al processo di peer-review, la revisione paritaria che è una parte fondamentale del processo scientifico. Eppure è bastata una nota stampa, corredata da qualche slide e un breve sunto per aprire un dibattito scivoloso. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori della Manchester Metropolitan University guidato da Azmy Faisal, si intitola “Detrimental effects of electronic cigarettes on vascular function and ventilatory efficiency during exercise” e si propone di esaminare l’impatto dell’uso cronico di sigarette elettroniche e di sigarette di tabacco su funzione vascolare, marker infiammatori e risposte cardiorespiratorie durante l’esercizio fisico. Il suo effetto, in attesa delle regolari verifiche scientifiche, è stato quello di alzare il livello di allarme sulla sigaretta elettronica. La sostanza della ricerca è che fumo e svapo vengono equiparati in un esperimento che si è basato su tre gruppi campione (uno di fumatori, uno di svapatori e uno che non fumava né svapava): sottoposti a un test di esercizio incrementale sulla cyclette statica è emerso che fumatori e svapatori avevano fiato più corto, maggiore senso di affaticamento alle gambe, livelli più alti di lattato nel sangue e una minore funzionalità vascolare. Al netto dell’eco che tale studio ha già riscosso nella stampa, allettata da nuovi allarmismi, va registrata sul versante scientifico la cautela di Rachel Richardson, responsabile dell’Unità che si occupa del metodo scientifico di Cochrane, e di altri esperti. Studio, metodologia, dibattito conseguente e prudenze degli scienziati nell’ampio articolo di Sigmagazine.

Vaping e prestazioni sportive: i punti deboli di un nuovo studio allarmista

 

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