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Sigarette elettroniche usa e getta presto vietate in Nuova Zelanda

Il governo spera così di limitare l'uso minorile, continuando a garantire l'accesso ai prodotti del vaping ai fumatori.

Sigarette elettroniche monouso vietate in Nuova Zelanda, uno dei paesi che ha adottato e promosso il vaping come alleato nella lotta al fumo. La misura rientra in un disegno di legge che emenda lo Smokefree Environments and Regulated Products è stato presentato dal governo il 12 settembre scorso ed ha lo scopo di prevenire la diffusione dello svapo fra i minori. Illustrando l’azione del governo, il ministro associato della salute Casey Costello ha riconosciuto l’importanza del vaping ma ha sottolineato l’allarme per l’uso giovanile. “Sebbene la sigaretta elettronica abbia contribuito a un calo significativo dei nostri tassi di fumo – ha dichiarato – l’aumento dello svapo tra i minori rimane una preoccupazione reale per genitori, insegnanti e professionisti della salute”.

Casey Costello

Una preoccupazione alla quale si pensa di far fronte vietando i dispositivi usa e getta e non solo. Il disegno di legge introduce anche restrizioni alla visibilità dei prodotti del vaping o altri prodotti regolamentati nei punti vendita (all’esterno per i negozi specializzati e all’interno per gli altri) e limitazioni alle aperture in prossimità di scuole e altri centri per l’infanzia. Giro di vite anche per le vendite ai minori: la multa massima applicabile per la violazione passerà da 10 mila a 100 mila dollari (da circa 5.500 a 55.600 euro). Per garantire il rispetto di queste misure, il governo ha aumentato la disponibilità di personale dedicato all’applicazione delle norme antifumo.
Il governo è convinto così di riuscire a colpire lo strumento più diffuso fra i minori, i dispositivi monouso, senza precludere l’accesso alle sigarette elettroniche ai fumatori. “Questo disegno di legge – continua Costello – ci permetterà di proteggere i nostri giovani dal vaping continuando, a supportare i fumatori adulti mantenendo l’accesso alle sigarette elettroniche come strumento di cessazione. In questo modo vogliamo eliminare i prodotti più diffusi fra i minori, garantendo che i prodotti efficaci per la cessazione rimangano disponibili per le persone che vogliono smettere di fumare e non ricominciare a fumare”. In questo modo il governo neozelandese è convinto di riuscire a raggiungere l’obiettivo di eliminare il fumo entro il 2025.
Di parere diverso è l’associazione dei consumatori Coalition of Asia Pacific Harm Reduction Advocates (Caphra). Secondo la Coordinatrice Nancy Loucas le misure del governo fanno fare un passo indietro al paese e renderanno più difficile ai fumatori l’accesso ai prodotti del vaping, con il pericolo che questo si traduca un aumento del fumo. In particolare, secondo Loucas, il divieto sulle monouso andrà a colpire i consumatori più anziani, che si affidano a sistemi di semplice utilizzo. Le limitazioni sull’esposizione dei prodotti non solo possono scoraggiare i fumatori dal passare il vaping, ma non centrano il problema, perché i minori si riforniscono principalmente sui social. Chiedendo un approccio più equilibrato e incentrato sull’informazione e la comunicazione del rischio, Caphra conclude: “I consumatori hanno il diritto di fare scelte informate sulla propria salute. Questo disegno di legge propone di limitare l’autonomia dei consumatori e potrebbe ostacolare gli sforzi di riduzione del danno”.

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