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Parte l’indagine parlamentare sulla fiscalità delle sigarette elettroniche

La Commissione finanze della Camera inizia con l'audizione delle tre associazioni dei tabaccai: Uit, Assotabaccai e Fit.

Avrà inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 18 settembre, presso la Commissione finanze della Camera dei deputati, l’indagine conoscitiva sulla fiscalità e sul regime concessorio per la vendita al dettaglio dei prodotti del tabacco e dei prodotti da fumo di nuova generazione. Saranno le associazioni rappresentative dei tabaccai a debuttare in parlamento: prima l’Unione italiana tabaccai (Uit) quindi, a seguire, Assotabaccai e Federazione italiana tabaccai (Fit). Probabilmente nella giornata di giovedì 19 settembre la Commissione deciderà i prossimi auditi: quasi certamente ci saranno le tre associazioni del comparto delle sigarette elettroniche (Uniecig per i rivenditori su strada, Aive per l’e-commerce e Anafe per i produttori e rivenditori). Potranno poi essere aggiunti altri organismi e stakeholder a scelta della presidenza. Si tratta del primo formale appuntamento che la politica dà alla filiera, riconoscendole così uno status di interlocutore riconosciuto, cosa mai avvenuta fino a ora.
Il mercato dei generi di monopolio sta cambiando anche perché i prodotti tradizionali del tabacco tradizionale, in particolare le sigarette, perdono terreno a favore dei prodotti di nuova generazione che, in soli quattro anni, dal 2019 al 2023, hanno conquistato una percentuale di mercato che dal 4 per cento è balzata al 18 per cento. È da rilevare tuttavia che, a livello europeo, non esiste una regolamentazione unitaria dei prodotti alternativi. Ciò determina una disparità di tassazione che, secondo le stime della Commissione europea, incoraggerebbe gli acquisti transfrontalieri e persino il contrabbando. In considerazione dei comportamenti assunti dai consumatori e dei mutamenti nei trend di vendita, che hanno influito anche sul gettito fiscale, negli anni il legislatore italiano ha ridelineato il tax design dei prodotti da fumo. Già nel corso della XVII Legislatura, oltre a riformare la struttura e la misura della tassazione sui tabacchi lavorati, sono stati sottoposti ad accisa anche i tabacchi da inalazione senza combustione; è stata assoggettata a imposta di consumo la categoria dei prodotti succedanei, cioè i liquidi costituiti da sostanze diverse dal tabacco immessi nelle cosiddette sigarette elettroniche. La misura dell’imposta di consumo su tali categorie di prodotti è stata più volte rideterminata nel tempo. La legge di bilancio 2020 ha poi introdotto un’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo, cioè i filtri e le cartine. Dal 1° maggio 2024 si applica un’imposta di consumo anche sui prodotti privi di nicotina destinati ad essere utilizzati come componenti della miscela liquida idonea alla vaporizzazione, volti a conferire un odore o un gusto ai prodotti liquidi da inalazione senza combustione.
In tale contesto – si legge agli atti della commissione della Camera – appare utile verificare, attraverso lo strumento dell’indagine conoscitiva, se le circostanze richiamate consentano di mantenere l’integrità della filiera, con riguardo allo specifico interesse pubblico alla distribuzione efficace dei generi di monopolio; al contempo occorre analizzare l’evoluzione del tax design del settore nel corso degli anni, anche per verificarne la coerenza con le regole eurounitarie. Appare inoltre opportuno acquisire elementi di valutazione in ordine al fenomeno delle vendite illegali e di contrabbando, rilevato che – come segnalato dalla Federazione Italiana Tabaccai (Fit) – il mercato illegale dei prodotti da fumo e dei prodotti da inalazione ha prodotto un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, con una perdita di gettito stimata pari a 620 milioni di euro per lo Stato ed a circa 120 milioni di euro per i tabaccai. Alla luce di tali considerazioni, l’indagine conoscitiva intende acquisire elementi di valutazione sulle condizioni del settore, con particolare riferimento alla struttura del sistema di tassazione e alla composizione del prezzo dei tabacchi e dei prodotti sostitutivi, nonché all’incidenza dei fenomeni di contrabbando, anche al fine di valutare l’opportunità di interventi normativi, di natura fiscale, idonei a mantenere un’adeguata copertura del servizio, anche eventualmente tenendo in considerazione le conseguenze di tali politiche sull’aggio e sulle altre componenti dei prezzi al dettaglio”.
I lavori della Commissione dovranno necessariamente terminare entro il 31 dicembre 2024.

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