La rubrica legale curata dall'avvocato Enrico Maggiora questa volta si occupa di come debbano essere messi a norma di sicurezza i luoghi di lavoro e i locali di vendita.

Si ritorna a parlare di aumento delle accise sulle sigarette e sui prodotti del tabacco, compresi quelli del vaping che pure non contengono tabacco e a volte nemmeno nicotina. È ora che lo Stato smetta di usare i cittadini come un bancomat e di esigere la sua “tangente” ogni volta che il mercato dà un segnale di vita.

Entro il mese di gennaio dell'anno prossimo potrebbe essere pubblicata la sentenza. Stanno dunque per scorrere i titoli di coda su una vicenda giudiziaria che va avanti sin dagli albori del vaping italiano.

Chi non ottempererà alle norme sarà punito con una sanzione amministrativa da 30 mila a 180 mila euro.

Se la parola "nicotina" non dà adito a errate interpretazioni, qualche dubbio è sollevato circa il significato di "sigaretta elettronica". Per avere chiarezza occorre incrociare le definizioni contenute nei vari commi.

Il 21 maggio entrerà definitivamente in vigore la Tpd. Tra le maggiori novità: flaconi da 10 millilitri; notifica delle sigarette elettroniche precaricate o con cartuccia usa e getta precaricate con nicotina e dei liquidi contenenti nicotina. Variazioni anche nei pittogrammi così come previsto dalla Clp.

La circolare dell'Agenzia dei Monopoli non lascia spazio ad interpretazioni: dal 21 maggio sugli scaffali potranno esserci solo prodotti conformi alla Tpd.

Dopo anni di discussioni, trattative, ricorsi e sentenze, il 2017 rappresenta un nuovo punto di partenza per l'intera filiera del vaping. Le norme introdotte dalla Direttiva europea sui tabacchi e prodotti da vaporizzazione saranno definitivamente operative dal prossimo mese di maggio.