La Conferenza delle parti sul tabacco (Cop7) in corso in India potrebbe delineare scenari proibizionisti nei confronti della sigaretta elettronica. I medici del comitato scientifico però non ci stanno e pubblicano un documento in cui si evidenziano le contraddizioni in cui è caduta l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Joëlle Mélin, deputata del Front Nationale, chiede alla Commissione di rivedere la Tpd perché ecig e liquidi non sono prodotti del tabacco.

Anche il governo magiaro rende noti i costi da sostenere per immettere sul mercato i prodotti vincolati dalla Direttiva europea sul tabacco.

Durante il Global Tobacco and Nicotine Forum di Bruxelles la multinazionale ha chiesto che le ecig vengano riconosciute estranee ed alternative al tabacco.

Maciej Goniewicz ha già effettuato in passato studi che vanno sempre nella stessa direzione: dimostrare la pericolosità della sigaretta elettronica e dei vapori da essa sprigionati. I principali committenti dei test sono la Germania e la Polonia, due Paesi che hanno introdotto rigide norme contro il vaping e, forse non a caso, hanno disposto il divieto di vendita di e-liquids mentolati.

A due mesi dal secondo step attuativo della direttiva europea sui tabacchi vediamo gli appuntamenti principali che stravolgeranno le abitudini dei vapers.

La Francia ridisegna la classificazione dei liquidi per sigaretta elettronica semplificando i pittogrammi in etichetta. Scompare il teschio, simbolo di tossicità.