L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Giappone chiama Italia: Polosa incontra parlamentari e governo nipponici

Lega Italiana Anti Fumo Il professor Riccardo Polosa è stato invitato a un incontro con i rappresentanti del parlamento giapponese per un confronto sulle nuove normative antifumo che entreranno in vigore nel 2020 in occasione delle Olimpiadi di Tokyo e per avviare i primi rapporti istituzionali con il CoEHAR,il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania. Proprio stamane, infatti, Polosa è stato ricevuto al The National Diet (il Parlamento giapponese che ha sede a Tokyo) dal vice Ministro delle Finanze, Kazunori Tanaka per un confronto sul tema delle nuove tecnologie a rischio ridotto. Il Giappone ha una elevata prevalenza di tabagismo con circa 30 milioni di fumatori. Le regole relative al fumo sono alquanto singolari e diametralmente opposte a quelle applicate in Europa. Sebbene a Tokyo non sia consentito fumare negli spazi aperti (fumare per strada è considerato da maleducati), si può farlo in quelli chiusi (compresi bar e ristoranti). Come noto, il paese del Sol levante ha sempre avuto una particolare ed accentuata attrazione per la tecnologia. Proprio per questo negli ultimi anni, grazie anche ad una legislazione più permissiva nei confronti dei prodotti contenenti tabacco, la vendita dei prodotti a tabacco riscaldato ha raggiunto risultati impensabili. Nel giro di soli tre anni, due fumatori su dieci in Giappone utilizzano riscaldatori di tabacco; Iqos e Glo sono tra i più venduti, ma è atteso anche l’avvento dei riscaldatori ibridi come il Ploom Tech. Di contro la commercializzazione delle sigarette elettroniche con nicotina obbedisce alla normativa farmaceutica e pertanto risulta fortemente penalizzata. Il boom che ha consentito a milioni di giapponesi di uscire definitivamente dal tabagismo è diventato in pochissimo tempo un caso-studio internazionale. Polosa ha incontrato per conto del CoEHAR diversi stakeholders e ha potuto verificare di persona l‘entità e l’impatto che questo fenomeno sta avendo in quel paese. Noto per essere l’autore più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata agli strumenti alternativi al fumo di sigaretta, lo scienziato catanese ha illustrato le teorie ed i risultati della sua ricerca ai rappresentanti del governo nipponico e ha ottenuto dal vice-ministro Tanaka l’impegno per un simposio internazionale sul tema delle nuove tecnologie a rischio ridotto, che probabilmente si terrà a Tokyo entro il prossimo anno. “Questa esperienza nipponica – ha commentato Riccardo Polosa – mi ha insegnato che la promozione a l’accettazione delle nuove tecnologie per riduzione del danno da fumo può dare risultati straordinari in termini di salute pubblica la completa comprensione di queste potenzialità da parte del vice-ministro Tanaka mi ha sorpreso positivamente”.

Gli effetti sulla salute legati alla sigaretta elettronica

Seppure sia solo da poco tempo direttore del centro di ricerca italiano per la riduzione del danno da fumo (Coehar), il professor Riccardo Polosa ha già attrezzato e rodato la macchina organizzativa e comunicativa. In medicina e nella ricerca è fondamentale riuscire a veicolare la informazioni in maniera corretta e raggiungere così il maggior numero di persone. Vanno proprio in questa direzione le diciassette slide riepilogative sugli effetti che il vaping ha e può avere sulla salute. Un lavoro di sintesi che non tradisce pregiudizi: i contenuti infatti sono oggettivi e riepilogano le maggiori evidenze scientifiche riscontrate sino ad oggi in particolar modo sul sistema respiratorio. Le conclusioni sono affidate ad un messaggio definito importante dagli stessi ricercatori: "Promuovere un ulteriore accesso alle ecigs può ridurre i rischi di patologie e ridurre i danni". Per consultare in maniera rapida e puntuale le 17 diapositive curate dal Coehar è sufficiente collegarsi al sito della Lega italiana antifumo.

In spiaggia con il professor Polosa per smettere di fumare

Grande riscontro la giornata di informazione antifumo promosso dalla Lega Italiana Anti Fumo in collaborazione con il Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico di Catania e Centro Universitario Sportivo dell’ateneo. “Switch on the beach”, l’appuntamento ospitato sulla spiaggia del lido Bellatrix, è stato dedicato alla promozione della salute e alla riduzione del danno da fumo ha coinvolto bagnanti, studenti e ricercatori dell’Università di Catania. Per l’intera giornata un gruppo di ricercatori ha misurato sui fumatori volontari che ne hanno fatto richiesta la quantità di monossido di carbonio e il loro grado di dipendenza tabagica. La seconda parte della giornata è stata invece caratterizzata da un aspetto più ludico: gli istruttori del gruppo ESA Diving School hanno fatto scoprire ai partecipanti le meraviglie del fondale, proporre un'emozionante esperienza di “battesimo del mare”. "Per gli amanti dello sport - ha commentato il professor Riccardo Polosa - smettere di fumare è spesso più facile. Lo sport infatti aiuta a superare la cosiddetta fase del craving durante la quale i sintomi di astinenza si fanno più forti ed il fumatore è spinto dal bisogno di fumare. Lo sport, attivo e costante, aiuta a distrarsi, a tenersi impegnati e ad avere sempre nuovi e diversi obiettivi. Ieri, al mare abbiamo condiviso con i nostri ragazzi una bella esperienza di salute, sport e benessere. Approfittando anche dell'occasione per far conoscere ai tanti partecipanti le meraviglia dei fondali marini della costa catanese. Il fumo incide sulla salute e sul benessere fisico e mentale e noi dimostreremo che smettere si può ed è la scelta più giusta. Per questo, prima dell’inaugurazione del CoEHAR - ha concluso Polosa -  organizzeremo altri eventi che coinvolgeranno il territorio, i fumatori ed i non fumatori. Diffondere la cultura dell'antifumo è il nostro obiettivo". © Riproduzione riservata - Best Edizioni srls